{"id":12927,"date":"2024-05-02T11:54:49","date_gmt":"2024-05-02T09:54:49","guid":{"rendered":"https:\/\/www.galleriafonderia.com\/?p=12927"},"modified":"2024-06-05T12:12:37","modified_gmt":"2024-06-05T10:12:37","slug":"di-tracce-e-di-luce-guarneri-rapetti-mogol-e-cigni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.galleriafonderia.com\/di-tracce-e-di-luce-guarneri-rapetti-mogol-e-cigni\/","title":{"rendered":"di Tracce e di Luce – Guarneri, Rapetti Mogol e Cigni"},"content":{"rendered":"
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11 Maggio \u2013 15 Giugno 2024<\/p>\n
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\nLa mostra, che sar\u00e0 presentata da Gasparotti Giada durante l\u2019inaugurazione, \u00e8 incentrata su nove opere che portano a riflessioni sui linguaggi dei segni, delle parole, delle luci e delle loro ombre. La riflessione condotta si concentra sul dialogo dei tre artisti appartenenti a tre generazioni differenti, giustapponendo opera accanto ad opera, tecniche consolidate dal e nel tempo affiancate da ricerche e sperimentazioni in divenire. Riccardo Guarneri si pone al centro dell\u2019esposizione come maestro di velate cromie, dove le forme e i colori attraversano la luce e i supporti in rigorosa armonia: una tela e due recenti carte dialogano con Cigni sul tema della luce e con Rapetti Mogol sul tema della traccia. Difatti il legame Guarneri \u2013 Cigni \u00e8 incentrato su di una sospensione, costituita da una pittura rarefatta ed evanescente per uno e da spazi silenziosi per l\u2019altro. Le opere partecipano ad un gioco inverso nella scoperta della luce, le une creando un equilibrio fatto di velature che emergono, le altre affondando nell\u2019Immagine dalla materia attraverso le vie del Simbolo.
\nRapetti Mogol pone l\u2019importanza sulla traccia e sulla parola, in un gioco talvolta sacrale talvolta destabilizzante. Il segno grafico e la scrittura collegano Guarneri e Rapetti Mogol nella ricerca di equilibri formali: il linguaggio lirico\u2013descrittivo presente nelle opere in mostra di Guarneri dialoga con la volont\u00e0 di de\u2013significare la parola di Rapetti Mogol, dove le grafie si caricano di una valenza prettamente umana e sono poste come tramite per rimanere incise nella memoria collettiva.
\nDopo il successo della mostra personale a lui dedicatagli lo scorso ottobre, Galleria d\u2019arte La Fonderia ha chiamato Filippo Cigni a confrontarsi con i due artisti gi\u00e0 affermati nel mondo dell\u2019arte. Le opere di Cigni sono andate sempre pi\u00f9 ad esplorare l\u2019essenza ed il significato della materia con cui lavora: tramite queste si va ad innescare un processo di immaginazione attiva, per poi trascendere e trasfigurare l\u2019opera nella percezione di chi osserva. Come Rapetti Mogol, l\u2019attenzione per la e sulla materia domina le opere stesse, entrambi favorendo materiali dove il colore \u00e8 dato dalla loro composizione e dall\u2019agire del tempo su di essi.
\nLa galleria invita cos\u00ec a riflettere sulla natura della traccia e della luce, su come esse accompagnino da migliaia di anni il percorso di ricerca di ogni artista e come questo sia base di riflessione sulla loro pittura e sul senso della pittura in s\u00e9.
\nLa mostra, con il supporto organizzativo di Riccardo Nicoletti, sar\u00e0 visitabile fino al 15 giugno 2024.[\/vc_column_text][\/vc_column][\/vc_row]<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"